Non può essere espulso dal territorio dello Stato, anche in presenza di rapporto di lavoro fittizio, lo straniero convivente di fatto in Italia.

E’ questo il principio sancito dal Consiglio di Stato che ha affermato, in una recentissima sentenza, l’onere dell’Amministrazione di valutare la sussistenza dei requisiti per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari, anche ai sensi della legge n. 76/2016 sulle convivenze di fatto.

Per cui, ad avviso dei giudici di palazzo Spada, in attesa di una modifica normativa del TU Immigrazione, anche in presenza di una unione civile e di fatto, la PA ha il dovere di rilasciare un permesso di soggiorno per motivi familiari al convivente straniero.