Illegittima l’espulsione in caso di rischio di morte, tortura o trattamenti inumani nel paese di origine

Con sentenza n. 49242 del 29 ottobre scorso, la Corte di Cassazione accoglie il ricorso di un cittadino straniero detenuto in carcere avverso la misura dell’espulsione preventiva dal territorio dello Stato, in quanto sussistenti i presupposti per la protezione sussidiaria.
In merito, la Corte afferma che il D.lgs. 251/2007, sullo status di rifugiato politico, viola i principi della Carta di Nizza e della Convenzione Edu nella parte in cui legittima l’espulsione per motivi di sicurezza anche nelle ipotesi di serio rischio di pena di morte, tortura o trattamenti inumani e degradanti nel paese d’origine.

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